CSI Piemonte: buonuscita d’oro per l’ex dg De Capitani!

De Capitani liquidato con 350mila euro sull’unghia, più una quota “salvagente” in attesa che trovi una nuova occupazione. Totale 500mila.

Una vergogna dopo aver visto le macerie che ha lasciato del Consorzio. Il signor De Capitani avrebbe dovuto essere accompagnato alla porta ed invitato a lasciare l’Ente senza vantare alcun credito nei confronti del CSI, anche alla luce del lauto stipendio ricevuto per condurre ai risultati disastrosi visibili agli occhi di tutti. Anche questa spesa, insieme a quella degli Amministratori Unici delle Federazioni Sanitarie, mostra come sia stata intesa la “spending review” dalla Regione Piemonte che ha frainteso l’obiettivo di risparmiare con quello di aumentare la spesa… d’altronde sempre di revisione della spesa si tratta (sic!).

Intanto le sue funzioni le ha assunte a titolo gratuito il presidente Zappalà ed il PDL si apresta a fareun’interrogazione in Provincia in merito alla vicenda.

Potrebbe arrivare attorno ai 500 mila euro la buonuscita di Stefano De Capitani, ex numero uno del Csi, defenestrato lo scorso luglio per volere dell’assessore alle Partecipate della Regione Piemonte Agostino Ghiglia. Per la risoluzione, il suo contratto prevedeva due anni minimo di stipendio, poi dopo lunghe trattative si sarebbe addivenuti a un accordo per una liquidazione che si aggira intorno ai 350 mila euro subito e poi un’ulteriore quota da distribuirsi nel periodo in cui il manager dovesse trovarsi a spasso, anche se i rumors da piazza Castello parlano già di alcuni tentativi per permettere al manager di trovare una collocazione. Alla fine il consorzio informatico dovrebbe comunque riuscire a risparmiare qualche quattrino.

Va ricordato, infatti, che nel complesso De Capitani costava alle casse di corso Unione Sovietica oltre 440 mila euro all’anno e che quindi il suo contratto avrebbe provocato un esborso ulteriore dopo il licenziamento di 880mila euro complessivi. Alla fine la cifra potrebbe rimanere sotto i 500mila, soprattutto se dovesse trovare in tempi brevi un nuovo incarico. Oggi le funzioni di direttore generale le sta svolgendo il presidente Davide Zappalà a titolo completamente gratuito, facendo risparmiare all’azienda 1.200 euro al giorno secondo i calcoli fatti dall’amministrazione. Resterà lui al timone almeno finché alla chiusura del bando, prevista per il prossimo 9 settembre, non verrà individuato il nuovo direttore generale, anche se nei corridoi di corso Unione si fa sempre più insistente il nome di Ferruccio Ferranti uno dei “saggi” nominati dagli enti pubblici con il compito di accompagnare la riforma del Csi. C’è chi, tuttavia ritiene ancora troppo onerosa la buonuscita garantita al manager del consorzio e per questo è attesa in queste ore un’interrogazione in Consiglio provinciale del pidiellino Carlo Giacometto.

[Fonte: Lospiffero.com]

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