Regione Piemonte – Sanità: La maggioranza si sfalda sulla riforma sanitaria.

Per il Pd è tempo che Cota prenda atto della crisi e si dimetta. Progett’Azione invece stigmatizza il comportamento del Pdl: “Irresponsabile”. Ma il governatore tira dritto: “Piccole contrarietà”.

Alla prima prova della riforma sanitaria il centrodestra ha rimediato una magra figura. Anzi, il piano di “razionalizzazione” dei servizi di emodinamica ha ottenuto una sonora bocciatura: i quattro ordini del giorno fortemente critici sulla riduzione dei centri pianificata dall’assessore Paolo Monferino sono stati approvati dall’Assemblea regionale con il voto determinante delle opposizioni. In trincea, a difendere l’operato del titolare della Sanità, bersagliato in quasi quattro ore di aspre critiche bipartisan, sono rimasti solo la Lega Nord e i cinque “ribelli” di Progett’Azione. Il Pdl, dopo un maldestro tentativo di salvare capre e cavoli – ribadire la propria contrarietà al piano dell’assessore ma nel contempo scongiurare il voto d’Aula -, ha reso palese lo stato di crisi della maggioranza. «Al primo voto importante sulla sanità la maggioranza si è sfaldata – attacca Aldo Reschigna, capogruppo Pd -. Non sono stati sufficienti gli allarmi e gli appelli alla compattezza della maggioranza lanciati la scorsa settimana da Cota.  Da tempo abbiamo chiesto le sue dimissioni. Ora, di fronte a un fatto così chiaro come un voto contrario, è ora che Cota tragga le dovute conclusioni. Siamo altresì curiosi di conoscere le decisioni dell’assessore Monferino dopo un pronunciamento dell’aula che sancisce l’incapacità di questa Giunta di costruire il consenso della maggioranza su un tema centrale come la sanità».

Stigmatizza il comportamento degli ex compagni di partito Gian Luca Vignale di Progett’Azione: «Solo un Pdl irresponsabile può far mancare la maggioranza ad un assessore della propria giunta e votare insieme al Pd». E ribadendo la necessità di proseguire sulla strada del rigore, il consigliere  disapprova la condotta dell’azionista di riferimento della coalizione: «Questo è il tempo delle scelte – spiega Vignale – evidentemente il Pdl ha fatto la propria. Se è ben comprensibile la difficoltà ad assumere decisioni poco popolari, come la razionalizzazione dell’emodinamiche piemontesi, ci chiediamo come farà chi oggi ha votato a favore della spesa a spiegare domani ai cittadini un eventuale aumento delle pressione fiscale causato proprio dal non rispetto dei parametri di spesa sanitaria. Perché se è scontata la posizione dei partiti di minoranza, è assolutamente ingiustificabile quella del più grande partito di maggioranza relativa in Consiglio Regionale».

Rubrica a “piccole contrarietà” gli episodi odierni il presidente Roberto Cota: «Non mi spavento certo di fronte alle piccole contrarietà – scrive in una nota il governatore -. Posso anche capire che un cambio culturale non sia facile da accettare, quando ci si misura con la necessità di superare certe logiche: a volte, spiegando una volta di più, si può arrivare a far capire meglio. Tutti siamo maggiorenni a vaccinati: la riforma sanitaria deve essere attuata completamente, perché’ non possiamo permetterci di tentennare e io non lo permetterò». E conclude ribadendo la totale fiducia nel suo assessore: «Monferino sa che nel suo lavoro duro e lungimirante ha sempre dietro il presidente, che è stato eletto per fare le cose giuste, soprattutto in un momento come questo».

Qui il piano socio sanitario 2012-2015.

La Rete Ospedaliera programmata.

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[Fonte: Lospiffero.com]

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