PD Piemonte: Gariglio attacca la Bragantini: “Grave il no alle primarie”!

L’ex presidente di Palazzo Lascaris, Davide Gariglio, contesta la segretaria provinciale contraria alle consultazioni per la scelta dei candidati. E i referendari annunciano una nuova raccolta firme!

Le elezioni politiche anticipate sembrano avvicinarsi a grandi falcate e nel Pd piemontese si infiamma la polemica sul metodo per selezionare i futuri candidati da inserire in lista e, stante l’attuale legge, con la garanzia di diventare depitati e senatori. Nei giorni scorsi, un nutrito gruppo di parlamentari, consiglieri regionali e maggiorenti del partito hanno presentato un ordine del giorno per chiedere l’istituzione delle primarie e ieri sera, durante la direzione regionale, il tema ha portato allo scontro tra Stefano Esposito e Davide Gariglio da un lato e la segretaria provinciale Paola Bragantini dall’altro. In mezzo, alla ricerca di un’improbabile mediazione il leader regionale Gianfranco Morgando.

Alla fine il documento non è stato votato, in attesa di una riunione ad hoc dell’organismo, ma oggi, dalla sua pagina di Facebook è proprio Gariglio a scagliarsi contro la Bragantini, ostile alla consultazione di iscritti e simpatizzanti: «Credo che la Bragantini e molti dei dirigenti del Pd torinese non si rendano conto dell’insofferenza della gente normale verso la politica. Credo che sia una vergogna lasciare a pochi segretari di partito la scelta a tavolino dei futuri parlamentari. Io annuncio fin d’ora che , se i parlamentari verranno scelti a tavolino dalle correnti, io non sarò tra loro, ma anzi sarò il primo a invitare i cittadini ad opporsi a questa mala politica. È triste che una giovane segretaria del partito si esprima, a nome di tutta una comunità di militanti democratici, contro le primarie, proprio quando la nostra gente ci chiede più coraggio e maggior distanza dalle pratiche peggiori portate in Italia».

Ma il documento presentato da Gariglio e compagni, ha subito l’ostracismo anche dei referendari, tra i quali ora spiccano anche i nomi del parlamentare prodiano Mario Barbi e dei consiglieri comunali Roberto Tricarico e Marta Levi, assieme al vicesindaco di Moncalieri Paolo Montagna. «Oltre un milione e duecentomila persone in tutta Italia e tra queste più di 70 mila piemontesi hanno chiesto che venga cambiata la legge elettorale e che si torni ai collegi uninominali – sostengono in una nota – . Chiedere delle “piccole primarie” per scegliere gli eletti, invece di chiedere delle “grandi primarie” di coalizione, pubbliche e non private,  per scegliere non solo i candidati nei collegi, ma  anche il candidato premier, è un evidente passo indietr». E annunciano una prossima iniziativa: «Per questo inizieremo a raccogliere le firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per abrogare il “Porcellum” e per le primarie di collegio».

[Fonte: Lospiffero.com]

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